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Works with Home Assistant: traguardi raggiunti nel 2025 e tanti nuovi partner

Home Assistant ha pubblicato il 9 dicembre 2025 un importante recap celebrando un anno straordinario per il programma Works with Home Assistant, che nel 2025 ha certificato 12 nuovi partner in 12 mesi, superando il numero totale di certificazioni dei due anni precedenti dal lancio del programma nel 2022.


Passaggio alla Open Home Foundation

Uno dei cambiamenti più significativi del 2025 è stato il trasferimento del programma Works with Home Assistant dalla Nabu Casa alla Open Home Foundation nell’agosto 2024. Questa mossa ha rafforzato la natura non commerciale del programma, confermando che esiste esclusivamente per connettere gli utenti con brand che supportano i valori fondamentali della fondazione: privacy, libertà di scelta e sostenibilità.

Il passaggio alla fondazione ha portato anche a un rafforzamento dei processi legali e contrattuali, con accordi robusti che impegnano formalmente ogni partner a garantire agli utenti supporto a lungo termine, aggiornamenti facili e funzionamento locale senza dipendenze cloud obbligatorie.


Da brand a dispositivi: certificazione più precisa

Un’altra evoluzione importante riguarda il cambio di approccio: non si certificano più brand interi, ma singoli dispositivi. Questo significa che gli utenti sanno esattamente quali sensori, interruttori o gadget sono stati rigorosamente testati dal team Home Assistant per garantire la migliore esperienza possibile.

Ogni dispositivo certificato deve funzionare localmente, senza necessità di sottoscrizioni cloud o controllo remoto obbligatorio tramite server del produttore. Questo approccio device-by-device permette inoltre di certificare a fasi: se un produttore ha un dispositivo che richiede cloud, questo non esclude automaticamente altri prodotti della stessa linea che possono operare perfettamente in locale.


Lista ricercabile dei dispositivi certificati

Con l’aumento dei dispositivi certificati, è diventato necessario creare un modo più semplice per trovarli. A fine novembre 2025 è stata pubblicata la prima versione della lista ricercabile dei dispositivi certificati, disponibile sul sito ufficiale di Home Assistant.

La lista include colonne utili come:

  • Nome e modello del dispositivo

  • Protocollo utilizzato (Matter, Zigbee, Z-Wave, WiFi, ecc.)

  • Partner/brand

  • Categoria prodotto

  • Link diretti per l’acquisto

Questo rende molto più facile per gli utenti identificare rapidamente quali prodotti sono stati testati e approvati ufficialmente.


Nuovo badge semplificato

Il badge “Works with Home Assistant” ha ricevuto un restyling completo. In precedenza esistevano diverse versioni del badge a seconda del protocollo utilizzato (Matter, Zigbee, Z-Wave, ecc.), ma il team ha ammesso che erano troppo complicate e difficili da leggere sulle confezioni dei prodotti.

Il nuovo design si concentra esclusivamente sul marchio di qualità, con solo due versioni: un badge a colori e un design monocromatico, entrambi più facili da leggere su qualsiasi tipo di packaging. Il badge è un segnale importante quando si sfogliano prodotti in negozio o online, e solo i dispositivi certificati possono utilizzare ufficialmente il logo Home Assistant.


Partner di tutte le dimensioni

Per il 2025, l’obiettivo di Home Assistant era semplice: far sì che sia i grandi nomi sia i progetti della community potessero unirsi al programma. Da un lato ci sono i grandi player del settore smart home come Shelly e Reolink che hanno aderito con dispositivi certificati, dall’altro ci sono progetti più piccoli e community-driven come AirGradient (sensori qualità aria open source) e Apollo Automation (sensori mmWave e presenza).

Questo impegno verso l’inclusività è uno dei motivi per cui la quota annuale di partecipazione al programma è volutamente bassa: solo 500 CHF all’anno per partner (non per dispositivo), per garantire che anche startup e sviluppatori possano permettersi di aderire.


Tra i partner certificati nel 2025 spiccano:

Shelly Z-Wave

Nell’ottobre 2025, diversi dispositivi della linea Shelly Z-Wave hanno ottenuto la certificazione ufficiale, tra cui:

  • Shelly Wave 1PM Mini (relè smart con misurazione potenza)

  • Shelly Wave PM Mini (misuratore potenza)

  • Shelly Wave 2PM (doppio relè con misurazione)

  • Shelly Wave i4 (interruttore a 4 pulsanti)

  • Shelly Wave Pro 1PM (relè professionale)

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Questi dispositivi si aggiungono alla già ampia gamma di prodotti Shelly WiFi molto amati dalla community Home Assistant.

Reolink

Reolink, uno dei brand di telecamere di sicurezza più raccomandati nella community Home Assistant, ha ufficialmente aderito al programma nell’aprile 2025, con integrazione di livello Platinum. La certificazione copre un’ampia gamma di dispositivi, tra cui:

  • Telecamere a batteria e cablate

  • Modelli PoE e WiFi

  • Videocitofoni smart

Reolink garantisce funzionamento locale tramite protocollo RTSP e API, senza dipendenze cloud obbligatorie.


Test standardizzati e trasparenza

I test non sono sempre stati perfetti, ma il team ha lavorato duramente per migliorare il processo. In precedenza ogni tester valutava i dispositivi in modo diverso, ma ora i test sono stati standardizzati con procedure uniformi e feedback strutturato ai partner.

Molti dispositivi non superano la certificazione al primo tentativo, spesso perché i produttori non comprendono appieno i requisiti. Per questo motivo, Home Assistant ha pubblicato la Works with Home Assistant Working Group Resolution, un documento che spiega chiaramente cosa serve per ottenere la certificazione e aumenta la trasparenza del processo.


Funzionalità chiave vs secondaria

Un aspetto centrale del programma è garantire che tutti i dispositivi certificati abbiano la loro “funzionalità chiave” disponibile in Home Assistant. Ma come si decide cosa è essenziale e cosa no?

Il team usa questo approccio:

  • Key (chiave): Funzionalità principale del dispositivo. Esempio: una serratura smart deve poter bloccare e sbloccare da Home Assistant.

  • Secondary (secondaria): Funzioni extra come il “bip” di conferma della serratura. Sono raccomandate come “exposed features” controllabili (per spegnerle di notte, ad esempio), ma non bloccano la certificazione se mancanti.

  • Limitazioni del protocollo: Se una funzione non è supportata dalle specifiche ufficiali del protocollo (es. Matter 1.4), il produttore non può implementarla e non viene richiesta per la certificazione.

Il team invita sempre la community a dare feedback su queste decisioni, perché ogni utente ha una prospettiva leggermente diversa su cosa sia “essenziale”.


Guardando al futuro: 2026 e Zigbee

Per il 2026, Home Assistant vuole partire forte con nuovi partner Zigbee, un protocollo tra i più consolidati ma anche tra i più difficili da certificare. Molti dispositivi Zigbee operano infatti fuori dalle specifiche ufficiali, richiedendo molto lavoro di preparazione sia dal team sia dai partner per portarli a uno stato testabile.

L’obiettivo è anche migliorare la copertura globale, assicurandosi che utenti di tutte le regioni (non solo Europa e Nord America) abbiano una buona scelta di dispositivi certificati per prodotti essenziali come prese smart e illuminazione.

Con il lancio del Connect ZBT-2 (il nuovo coordinatore Zigbee ufficiale di Home Assistant) e l’arrivo di nuovi partner Zigbee, il 2026 si preannuncia come un anno ancora più ricco di novità.


Perché è importante per gli utenti italiani

Il programma Works with Home Assistant offre diversi vantaggi concreti anche per chi vive in Italia:

  • Garanzia di funzionamento locale: nessuna dipendenza da cloud cinesi o americani, tutto resta in casa tua

  • Privacy e GDPR: i dispositivi certificati rispettano i principi di privacy della Open Home Foundation

  • Supporto a lungo termine: i partner si impegnano contrattualmente a fornire aggiornamenti e supporto nel tempo

  • Facilità di setup: i dispositivi certificati funzionano “out of the box” senza necessità di componenti custom o hack

  • Scelta consapevole: quando vedi il badge, sai che il prodotto è stato testato approfonditamente

Con l’espansione del programma e l’arrivo di brand europei come Shelly (Bulgaria), la disponibilità di dispositivi certificati sul mercato italiano è in costante crescita.