bonus domotica 2025

Bonus Domotica 2025: Ultimi Mesi per Detrazione al 50% Prima Casa

Il Bonus Domotica 2025 rappresenta uno degli ultimi incentivi fiscali realmente vantaggiosi per trasformare la tua casa in una smart home efficiente, ma il tempo stringe: entro il 31 dicembre 2025 puoi ancora ottenere una detrazione fiscale del 50% per la prima casa e del 36% per la seconda casa.

Dal 1° gennaio 2026, le percentuali caleranno drasticamente al 36% per la prima casa e al 30% per le seconde case, rendendo l’investimento in domotica significativamente meno conveniente.

Questo incentivo, parte integrante dell’Ecobonus, permette di recuperare migliaia di euro sull’installazione di termostati smart, sistemi di climatizzazione intelligenti, valvole termostatiche elettroniche e building automation, a patto che i dispositivi rispettino specifici requisiti di efficienza energetica. Se stavi pensando di automatizzare il riscaldamento, installare un termostato Netatmo o Tado, o gestire da remoto il condizionatore, novembre e dicembre 2025 sono gli ultimi mesi per massimizzare il vantaggio fiscale.

Vediamo in dettaglio come funziona, cosa comprende e come richiederlo.

Cos’è il Bonus Domotica 2025

Il Bonus Domotica 2025 è un’agevolazione fiscale IRPEF che consente di detrarre una percentuale delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di dispositivi di building automation finalizzati al risparmio energetico.

Non si tratta di un bonus a sé stante, ma è incluso nell’Ecobonus, il grande contenitore di incentivi per l’efficienza energetica confermato dalla Legge di Bilancio 2025 fino al 31 dicembre 2027.

Percentuali di Detrazione 2025

Le percentuali variano in base alla destinazione dell’immobile:

Esempio pratico 2025 (Prima Casa):

  • Spesa totale domotica: 10.000€

  • Detrazione fiscale: 5.000€ (50%)

  • Recupero annuale (10 rate): 500€/anno per 10 anni

Stesso esempio dal 2026 (Prima Casa):

  • Spesa totale domotica: 10.000€

  • Detrazione fiscale: 3.600€ (36%)

  • Recupero annuale (10 rate): 360€/anno per 10 anni

  • Perdita: 1.400€ rispetto al 2025

Questa riduzione del 14% rappresenta una perdita netta significativa, rendendo fondamentale agire entro il 31 dicembre 2025 se si vuole massimizzare il vantaggio.

Dispositivi e Impianti Ammessi al Bonus

Il Bonus Domotica copre esclusivamente dispositivi smart finalizzati all’efficienza energetica, non generici gadget tecnologici. Secondo il Decreto Efficienza Energetica, gli impianti devono rispettare almeno la Classe B della norma EN 15232 per la building automation.

Requisiti Obbligatori dei Dispositivi

I dispositivi devono consentire:

  • Monitoraggio dei consumi energetici in tempo reale tramite interfacce (app, web dashboard)
  • Controllo delle condizioni di funzionamento (temperatura, umidità, stato impianti)
  • Gestione da remoto via smartphone/tablet (accensione, spegnimento, programmazione)
  • Programmazione settimanale degli impianti termici

Dispositivi Ammessi (Lista Completa)

1. Termostati e Cronotermostati Smart

2. Valvole Termostatiche Elettroniche

  • Valvole Tado Smart Radiator: Controllo temperatura stanza per stanza

  • Aqara Radiator Thermostat E1: Zigbee, integrazione Home Assistant

  • Eve Thermo: Thread/Matter, controllo HomeKit nativo

  • Shelly TRV: WiFi, controllo locale, economica

3. Sistemi di Climatizzazione Intelligenti

  • Condizionatori Wi-Fi integrati (Daikin, Mitsubishi, Samsung)

  • Controller IR smart per condizionatori esistenti (Broadlink, Sensibo)

  • Pompe di calore con controllo remoto

4. Sistemi di Gestione Integrata Illuminazione (se collegati a efficienza energetica)

5. Building Automation Avanzata

Cosa NON È Coperto

  • Smartphone, tablet, PC per controllo remoto
  • Dispositivi di sicurezza pura (telecamere, sensori porta) se non legati a efficienza energetica
  • Elettrodomestici smart (frigoriferi, lavatrici) generici
  • Smart speaker (Alexa, Google Home) da soli
  • Lampadine smart standalone senza sistema integrato

Limiti di Spesa e Importi Detraibili

Il Bonus Domotica è incluso nell’Ecobonus con limite complessivo fino a 100.000€ di spesa ammessa per interventi energetici complessi.

Per i soli sistemi di building automation, il limite pratico riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate si aggira tra 15.000€ e 30.000€, a seconda della complessità dell’impianto.

Cosa Comprende la Detrazione

Le spese ammissibili includono:

  • Acquisto dispositivi (hardware e software)
  • Installazione e configurazione professionale
  • Interventi di adeguamento impianti esistenti (opere murarie, elettriche)
  • Consulenza tecnica e progettazione
  • IVA, manodopera e oneri accessori (se fatturati correttamente)

Modalità di Recupero

La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo tramite dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF).​

Esempio dettagliato:

  • Spesa 2025: 8.000€ per termostato smart + valvole termostatiche + installazione

  • Detrazione 50% prima casa: 4.000€

  • Recupero annuale: 400€/anno per 10 anni (dal 2026 al 2035)

Come Richiedere il Bonus Domotica 2025

Il processo richiede attenzione a dettagli burocratici specifici per evitare di perdere il diritto alla detrazione.

Step 1: Pagamento con Bonifico Parlante

Obbligatorio: Pagamento tramite bonifico bancario o postale specifico per detrazioni fiscali (detto “bonifico parlante”).

Il bonifico deve riportare:

  • Causale: “Bonifico per detrazione fiscale Ecobonus art. X DL Y”

  • Codice fiscale beneficiario (tuo)

  • Partita IVA o Codice Fiscale ditta/professionista che esegue i lavori

ATTENZIONE: Pagamenti con carta di credito, contanti o bonifici ordinari NON danno diritto alla detrazione.

Step 2: Documentazione Tecnica

Raccolta documentazione necessaria:​

📄 Fatture dettagliate con:

  • Descrizione analitica dispositivi installati

  • Costo singolo componente

  • Costo manodopera

  • Marca e modello dispositivi

📄 Certificazione installatore:

  • Asseverazione conformità alla norma EN 15232 (almeno Classe B)

  • Dichiarazione risparmio energetico conseguibile

  • Schede tecniche dispositivi

📄 Ricevuta bonifico parlante

Step 3: Invio Comunicazione ENEA

Obbligatorio entro 90 giorni dalla conclusione lavori:

  1. Accedi al portale detrazionifiscali.enea.it

  2. Registrati/effettua login

  3. Compila il “Fascicolo Tecnico” con:

    • Dati immobile

    • Tipologia intervento

    • Dispositivi installati

    • Risparmio energetico stimato

  4. Allega documentazione tecnica

  5. Invia telematicamente

ATTENZIONE: La mancata comunicazione ENEA fa decadere il diritto alla detrazione.

Step 4: Dichiarazione dei Redditi

Nella dichiarazione dei redditi (730 o Redditi PF) dell’anno successivo:

  • Indica spesa sostenuta nella sezione “Spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e riqualificazione energetica”

  • Codice intervento: 2 (Ecobonus Building Automation)

  • Importo: spesa totale sostenuta

  • La detrazione verrà ripartita automaticamente in 10 anni

Conviene Fare Ora o Aspettare il 2026?

Facciamo i conti precisi per capire il vantaggio economico:

Scenario A: Intervento Dicembre 2025 (Prima Casa)

Spesa: 10.000€

  • Detrazione 50%: 5.000€

  • Costo reale finale: 5.000€

Scenario B: Intervento Gennaio 2026 (Prima Casa)

Spesa: 10.000€

  • Detrazione 36%: 3.600€

  • Costo reale finale: 6.400€

  • Perdita: 1.400€ (14% in più di spesa netta)

Scenario C: Intervento Dicembre 2025 (Seconda Casa)

Spesa: 10.000€

  • Detrazione 36%: 3.600€

  • Costo reale finale: 6.400€

Scenario D: Intervento Gennaio 2026 (Seconda Casa)

Spesa: 10.000€

  • Detrazione 30%: 3.000€

  • Costo reale finale: 7.000€

  • Perdita: 600€ (6% in più di spesa netta)

Conclusione: Chi interviene entro il 31 dicembre 2025 risparmia tra 600€ e 1.400€ a seconda della tipologia di immobile. Non c’è convenienza ad aspettare.

Errori Comuni da Evitare

Errore 1: Pagare con Metodi Non Tracciabili

  • Pagamento con carta/contanti = nessuna detrazione
  • Solo bonifico parlante è valido

Errore 2: Dimenticare Comunicazione ENEA

  • Invio oltre 90 giorni o mancato = decade detrazione
  • Imposta reminder a 60 giorni dalla fine lavori

Errore 3: Acquistare Dispositivi Non Conformi EN 15232

  • Dispositivi generici senza certificazione = non detraibili
  • Verifica sempre conformità Classe B EN 15232 prima dell’acquisto

Errore 4: Non Conservare Documentazione

  • Fatture perse = nessuna prova in caso di controllo
  • Conserva tutto per almeno 10 anni (durata detrazione)

Chi Può Beneficiare del Bonus

Il Bonus Domotica è accessibile a:

  • Proprietari di immobili residenziali
  • Titolari di diritto reale (usufrutto, abitazione, superficie)
  • Locatari (inquilini) con autorizzazione proprietario
  • Comodatari con autorizzazione
  • Familiari conviventi del proprietario che sostengono la spesa

Requisito fondamentale: L’immobile deve essere esistente e regolarmente accatastato. Non vale per nuove costruzioni.

Alternative al Bonus Domotica

Se hai perso la scadenza 2025, esistono alternative parziali:

Bonus Ristrutturazione 50%

Alcuni dispositivi domotici possono rientrare nel Bonus Ristrutturazione generico (50% fino al 2025, poi 36%) se parte di interventi edilizi più ampi.

Superbonus Residuo (quasi impossibile)

Il Superbonus 2025 è ancora teoricamente attivo ma con requisiti così stringenti (prenotazione entro 15 ottobre 2024 per lavori già iniziati) che è praticamente inaccessibile per nuovi interventi.

Conclusioni

Il Bonus Domotica 2025 rappresenta l’ultima finestra realmente vantaggiosa per automatizzare la tua casa con un sostegno fiscale importante: 50% di detrazione per la prima casa fino al 31 dicembre 2025, che scenderà al 36% dal 2026.

Con un investimento di 10.000€ in termostati smart, valvole termostatiche e building automation, recuperi 5.000€ in 10 anni, ma solo se agisci entro fine anno. La procedura richiede attenzione (bonifico parlante, comunicazione ENEA entro 90 giorni, documentazione tecnica corretta), ma il risparmio vale lo sforzo burocratico.

Se stavi valutando di rendere smart il tuo riscaldamento o la climatizzazione, novembre e dicembre 2025 sono gli ultimi mesi per farlo al massimo vantaggio fiscale. Dal 2026, chi rimanda perderà tra 600€ e 1.400€ di detrazione a parità di spesa. Non c’è convenienza ad aspettare: il bonus c’è ancora, ma il tempo stringe.