Amazon Ring lancia riconoscimento facciale AI Familiar Faces tra polemiche privacy e blocchi

Amazon Ring lancia riconoscimento facciale AI “Familiar Faces” tra polemiche privacy e blocchi

Amazon Ring ha lanciato il 9 dicembre 2025 negli Stati Uniti una nuova funzione di riconoscimento facciale basata su AI chiamata “Familiar Faces”, che trasforma i videocitofoni e le telecamere di sicurezza Ring in dispositivi capaci di riconoscere automaticamente le persone che si avvicinano alla porta di casa.

Al momento la funzione è disponibile solo negli USA e non ci sono comunicazioni ufficiali su un eventuale lancio in Europa o in Italia, ma vale la pena analizzare come funziona dal punto di vista tecnico e quali implicazioni potrebbe avere un suo arrivo nel nostro mercato.


Come funziona tecnicamente Familiar Faces

La funzione, annunciata per la prima volta a settembre 2025, consente ai proprietari di dispositivi Ring di creare una libreria fino a 50 volti di persone che frequentano abitualmente la propria abitazione.

Setup e configurazione

1 – Etichettatura iniziale:

  • L’utente apre l’app Ring e accede alla sezione Event History (cronologia eventi)

  • Quando appare un volto nella registrazione, l’utente può assegnare un’etichetta (es. “Mamma”, “Corriere”, “Amico Mario”)

  • L’AI crea un modello biometrico del volto e lo archivia nel cloud

2 – Riconoscimento automatico:

  • Quando la stessa persona si avvicina nuovamente alla telecamera Ring, il sistema esegue il matching tra il volto ripreso e i modelli salvati

  • Se c’è corrispondenza, la notifica cambia da “Una persona è alla porta” a “Mamma alla porta principale” o qualsiasi altra etichetta assegnata

3 – Gestione e pulizia:

  • I volti etichettati restano in memoria indefinitamente (fino a rimozione manuale)

  • I volti non etichettati vengono eliminati automaticamente dopo 30 giorni

  • È possibile unire duplicati, modificare etichette o cancellare volti in qualsiasi momento

Processamento cloud vs locale

Un aspetto tecnico importante: Ring ha confermato che il processamento dei dati biometrici avviene nel cloud, non localmente sul dispositivo. Questo significa che:​

  • Ogni frame video con volti rilevati viene inviato ai server Amazon

  • L’algoritmo di face recognition gira su infrastruttura cloud AWS

  • Il modello biometrico viene archiviato sui server Ring

  • Solo il risultato (match/no match + etichetta) torna al dispositivo per la notifica

Questa scelta è probabilmente dettata da:

  1. Limitazioni hardware dei videocitofoni (processore non abbastanza potente per AI on-device)

  2. Scalabilità: più facile aggiornare l’algoritmo lato server

  3. Costi: evitare chip dedicati AI su ogni dispositivo

Tuttavia, introduce dipendenza totale dal cloud e solleva questioni su dove fisicamente risiedono questi dati biometrici.


Controllo granulare delle notifiche

Una funzione interessante dal punto di vista UX è la possibilità di disabilitare notifiche su base individuale.

Caso d’uso pratico:

  • Cataloghi il tuo volto come “Io”

  • Disabiliti le notifiche per “Io”

  • Risultato: nessun alert ogni volta che esci/entri, ma continui a ricevere notifiche per tutte le altre persone

Questo risolve un problema comune dei videocitofoni smart: il bombardamento di notifiche inutili per i movimenti dei residenti stessi.

Altri scenari:

  • Disabiliti notifiche per il postino abituale (già sai che passa alle 10:00)

  • Tieni attive solo per persone specifiche (es. badante, tecnico, ecc.)

  • Crei fasce orarie diverse per persona (funzione non ancora confermata ma probabile in futuro)


Arriverà in Europa e in Italia?

La domanda che molti appassionati di domotica italiani si pongono: questa funzione sarà disponibile anche da noi?

Ostacoli normativi: GDPR e leggi biometriche

Amazon ha già confermato che Familiar Faces non è disponibile in tre aree degli USA:​

  • Illinois (Biometric Information Privacy Act – BIPA)

  • Texas (Texas Capture or Use of Biometric Identifier Act)

  • Portland, Oregon (ordinanza locale sulla privacy)

Queste normative richiedono il consenso esplicito prima di raccogliere dati biometrici e impongono rigide regole su conservazione e cancellazione.

In Europa, la situazione è ancora più stringente:

Il GDPR (General Data Protection Regulation) classifica i dati biometrici come “categorie particolari di dati personali” (Art. 9) e ne vieta il trattamento salvo specifiche eccezioni.

Problemi chiave per Ring in Europa:

  1. Consenso di chi viene ripreso: Ring richiede che gli utenti etichettino i volti, ma chi passa davanti alla telecamera (corriere, vicino, passante) non ha dato consenso alla raccolta dei propri dati biometrici

  1. Finalità e proporzionalità: il GDPR richiede che il trattamento dati sia proporzionato alla finalità. È davvero necessario processare dati biometrici per sapere chi è alla porta? Basterebbe guardare il video

  2. Trasferimento dati extra-UE: se i server Ring che processano i volti sono negli USA, servono Standard Contractual Clauses post-Schrems II

  3. Diritto all’oblio: le persone riprese potrebbero chiedere la cancellazione immediata dei propri dati biometrici, creando un incubo gestionale per Amazon

  4. Valutazione d’impatto (DPIA): Ring dovrebbe condurre una Data Protection Impact Assessment prima del lancio, dimostrando che i rischi per la privacy sono mitigati

Probabilità di arrivo in Italia/Europa: bassa nel breve termine

A meno di modifiche sostanziali al funzionamento (es. processamento locale, consenso attivo di chi viene ripreso, limitazioni d’uso), è difficile immaginare che Amazon possa lanciare Familiar Faces in Europa mantenendo l’attuale implementazione.

Più probabile uno scenario ibrido:

  • Riconoscimento solo di membri della famiglia che hanno dato consenso esplicito

  • Processamento on-device invece che cloud

  • Nessuna archiviazione permanente dei volti non autorizzati

  • Conformità piena al GDPR con audit regolari


Alternative disponibili in Italia ed Europa

Per chi è interessato a funzionalità simili ma con maggiore controllo sulla privacy, esistono alternative già disponibili sul mercato italiano.

Videocitofoni con riconoscimento facciale locale

Hikvision/Dahua (serie business):

  • Videocitofoni con riconoscimento facciale on-device

  • Processamento locale, nessun cloud obbligatorio

  • Database fino a 3000-5000 volti (modelli high-end)

  • Integrabili con Home Assistant via Hikvision ISAPI

Aqara (prossimo arrivo):

  • Aqara ha annunciato videocitofoni con AI e face recognition per mercato cinese

  • Possibile espansione Europa con versione GDPR-compliant

Soluzioni self-hosted con Frigate NVR + Home Assistant

Per i più smanettoni, la soluzione più flessibile è costruirsi il proprio sistema:

Stack tecnologico:

  1. Videocitofono standard RTSP/ONVIF (Reolink, Dahua, Amcrest) – 80-150€

  2. Frigate NVR su Home Assistant – software gratuito open source

  3. Google Coral TPU (opzionale) per accelerazione AI – 60€

  4. CompreFace o Double-Take per riconoscimento facciale – gratuiti

Vantaggi:

  • 100% locale, zero cloud

  • Database volti illimitato (dipende da storage)

  • Controllo totale su dati e algoritmi

  • Integrabile in automazioni Home Assistant complesse

  • GDPR-friendly: i dati non escono mai da casa tua

Svantaggi:

  • Richiede competenze tecniche

  • Setup iniziale complesso

  • Necessita hardware dedicato (mini PC o Raspberry Pi)

Videocitofoni con app companion (senza cloud persistente)

Reolink Video Doorbell WiFi/PoE:

  • Archiviazione locale su microSD o NAS

  • Funzionamento anche senza internet

  • Integrazione Home Assistant ufficiale (Works with Home Assistant certified)

  • Notifiche push ma senza riconoscimento facciale AI

  • Prezzo: 90-120€

UniFi Protect (Ubiquiti):

  • Ecosistema completamente on-premise

  • Videocitofono + Cloud Key/UNVR per registrazioni locali

  • Smart detection (persona/veicolo/animale) senza face recognition

  • Ottima integrazione Home Assistant

  • Prezzo: 200€ videocitofono + 200-400€ controller


Aspetti tecnici e di integrazione domotica

Come Ring Familiar Faces si integra (ipoteticamente) con l’ecosistema smart home

Se la funzione arrivasse in Europa, gli utenti Home Assistant potrebbero sfruttarla per automazioni avanzate tramite l’integrazione Ring ufficiale.

Automazioni possibili:

# Esempio: Disattiva allarme quando riconosce "Mamma"
automation:
  - alias: "Disattiva Allarme - Mamma Riconosciuta"
    trigger:
      - platform: state
        entity_id: binary_sensor.ring_doorbell_person_detected
        to: "on"
    condition:
      - condition: state
        entity_id: sensor.ring_doorbell_last_person
        state: "Mamma"
    action:
      - service: alarm_control_panel.disarm
        target:
          entity_id: alarm_control_panel.casa

Scenari utili:

  • Sblocco serratura smart automatico quando riconosce familiari

  • Playlist personalizzata per ogni persona

  • Scene luci diverse a seconda di chi arriva

  • Notifiche selettive: avvisa solo per sconosciuti, non per familiari

Confronto tecnico: cloud vs edge AI

Reazioni della community tech italiana

Nei gruppi italiani di domotica e Home Assistant, le reazioni alla notizia sono state miste:

Entusiasti della tecnologia:

  • “Finalmente una funzione utile, basta guardare ogni volta chi suona”

  • “Se arriva in Italia con GDPR, potrebbe essere interessante”

  • “Bell’idea per disabilitare notifiche del corriere abituale”

Preoccupati per la privacy:

  • “Amazon con accesso ai volti di tutti? No grazie”

  • “Meglio soluzioni locali tipo Frigate, almeno controlli tu i dati”

  • “Con la storia delle telecamere Flock e ICE, non mi fido”

Pragmatici:

  • “In Italia non arriverà mai così com’è, GDPR troppo rigido”

  • “Aspetto videocitofoni Matter con riconoscimento locale”

  • “Per ora resto su Reolink + Home Assistant, funziona benissimo”


Conclusioni: tecnologia interessante, deployment difficile in Europa

Dal punto di vista puramente tecnologico, Familiar Faces rappresenta un’evoluzione naturale dei videocitofoni smart: passare da notifiche generiche “persona rilevata” a informazioni contestuali utili è un chiaro miglioramento dell’esperienza utente.

Dal punto di vista normativo europeo, l’implementazione attuale sembra difficilmente compatibile con GDPR e normative biometriche, principalmente per l’assenza di consenso di chi viene ripreso involontariamente.

Per gli appassionati di domotica italiani, le alternative ci sono già:

  • Chi vuole semplicità → Reolink + Home Assistant (notifiche intelligenti senza face recognition)

  • Chi vuole face recognition locale → Frigate NVR + CompreFace (self-hosted, GDPR-friendly)

  • Chi vuole ecosistema chiuso ma locale → UniFi Protect

Al momento non conviene aspettare Ring Familiar Faces: è più probabile che arrivino prima soluzioni Matter-based con processamento on-device da altri produttori, conformi al GDPR per design.

Continueremo a monitorare eventuali annunci di Amazon per il mercato europeo.

FONTE: TechCrunch;