irobot roomba

iRobot verso la bancarotta: cosa rischiano i Roomba e quali sono oggi le migliori alternative smart sul mercato

Dopo 35 anni di storia e milioni di robot aspirapolvere venduti, iRobot, creatrice dei Roomba, ha depositato istanza di fallimento (Chapter 11) presso il tribunale statunitense e ha annunciato un accordo di ristrutturazione con il suo principale produttore, Picea Robotics. L’azienda, travolta dalla concorrenza di marchi asiatici più aggressivi e dall’esplosione dei costi, era da mesi in difficoltà di cassa e aveva già avvertito gli investitori del rischio concreto di non poter continuare l’attività.

Il piano attuale prevede che iRobot diventi un’azienda privata e che i creditori principali vengano rimborsati attraverso la nuova struttura proprietaria, mentre le azioni verranno di fatto azzerate. Molti analisti collegano questa situazione anche al fallimento dell’acquisizione da parte di Amazon: l’operazione da oltre un miliardo di dollari, bloccata dai regolatori antitrust, avrebbe dovuto dare ossigeno a iRobot ma si è trasformata in un buco nero finanziario.


Cosa significa per chi ha già un Roomba in casa

La prima paura comprensibile è: “Il mio Roomba smetterà di funzionare?”
Le comunicazioni ufficiali parlano chiaro: le attività operative continueranno durante il Chapter 11 e l’obiettivo è mantenere in funzione app, cloud e servizi per gli utenti finali mentre procede la ristrutturazione.

Nel breve periodo, questo si traduce in:

  • i robot Roomba già in casa continueranno a pulire normalmente, soprattutto nelle funzioni base autonome;

  • l’app iRobot Home resta attiva e i server cloud rimangono operativi, quindi mappe, programmazioni e controlli remoti funzionano come prima;

  • assistenza e ricambi ufficiali non spariscono dall’oggi al domani, anche se è plausibile aspettarsi razionalizzazioni nel medio termine.

Il vero punto di attenzione è il medio-lungo periodo: se la nuova proprietà decidesse di ridurre investimenti su cloud o su determinati modelli, potrebbero emergere limiti su aggiornamenti, integrazioni avanzate o disponibilità di pezzi di ricambio. Per chi ha Roomba in casa oggi, il consiglio è prudenziale: evitare di “legare” automazioni critiche a servizi cloud non indispensabili e considerare future sostituzioni con prodotti più aperti e integrabili nella smart home.


L’impatto sulla smart home: il tema “dipendenza dal cloud”

Il caso iRobot è un promemoria importante per tutto il mondo domotico: ogni volta che un produttore chiude o entra in crisi, la dipendenza dal cloud diventa un problema concreto. Non è un tema solo Roomba: molti dispositivi smart (telecamere, videocitofoni, sensori, serrature) poggiano su server e app proprietarie che possono cambiare, diventare a pagamento o, nel peggiore dei casi, spegnersi.

Per chi progetta una smart home solida, la lezione è chiara:

  • preferire dispositivi con funzionamento locale (LAN, protocolli standard come Matter/Thread, Zigbee, Z-Wave) e non solo cloud;

  • valutare brand con una strategia domotica ampia, non basata su un unico prodotto o servizio;

  • integrare i robot e gli altri device in piattaforme come Home Assistant, HomeKit, Google Home, Alexa, in modo da avere più flessibilità se l’app originale cambia modello di business.


Le alternative smart a Roomba nel 2025

La buona notizia è che il vuoto lasciato da iRobot sul fronte “brand storico” è stato già riempito da diversi produttori con soluzioni molto avanzate. Oggi il mercato dei robot aspirapolvere smart offre modelli con mappatura laser, svuotamento automatico, lavaggio a panni rotanti e integrazioni evolute, spesso a prezzi più competitivi di Roomba.

Ecco alcune famiglie di prodotti che è sensato valutare come alternative:

  • Roborock
    Marchio tra i più apprezzati in fascia medio-alta: robot con LiDAR preciso, lavaggio a panni sonici o rotanti, stazioni di svuotamento e lavaggio automatico, app molto curata. Molti modelli sono integrabili con Alexa, Google Home e, tramite workaround, anche con Home Assistant, offrendo automazioni avanzate.

  • Ecovacs (Deebot)
    Brand molto forte in Europa e Asia, con modelli che combinano aspirazione potente, lavaggio avanzato e stazioni all-in-one per pulizia mop e raccolta polvere. I modelli di fascia alta si integrano con gli assistenti vocali e stanno guadagnando terreno per rapporto qualità/prezzo.

    #1
    ECOVACS DEEBOT MINI Robot Aspirapolvere Lavapavimenti, 9000Pa, ZeroTangle 2.0, TrueMapping 2.0, Asciugatura ad Aria Calda 45°C, Svuotamento Automatico, Lavaggio Profondo Intelligente, Blu
    ECOVACS DEEBOT MINI Robot Aspirapolvere Lavapavimenti, 9000Pa, ZeroTangle 2.0, TrueMapping 2.0, Asciugatura ad Aria Calda 45°C, Svuotamento Automatico, Lavaggio Profondo Intelligente, Blu
    by ECOVACS

    【Piccolo, Potente ed Elegante】L'elegante DEEBOT MINI da 28,6 cm di larghezza si muove senza sforzo negli spazi ristretti, mentre la stazione OMNI ...

    List Price: € 499,00 You Save: € 300,00 (-60%)  Price: € 199,00 Compra ora

  • Dreame
    Marchio emergente che punta su tecnologia di fascia alta a prezzo aggressivo: motori potenti, mappatura precisa, docking multi-funzione e design curato. Anche in questo caso non mancano compatibilità con piattaforme vocali e con ecosistemi smart home.

    #1
    DREAME L40 Ultra AE Robot Aspirapolvere Lavapavimenti, Aspirazione 19.000 Pa, Auto-Pulizia dei Moci con Acqua Calda a 75°C, Diverse Spazzole e Moci Flessibili, Svuotamento Automatico
    DREAME L40 Ultra AE Robot Aspirapolvere Lavapavimenti, Aspirazione 19.000 Pa, Auto-Pulizia dei Moci con Acqua Calda a 75°C, Diverse Spazzole e Moci Flessibili, Svuotamento Automatico
    by Dreame

    Versione potenziata di L10s Pro Ultra Heat [Raccoglie senza difficoltà polvere e residui di grandi dimensioni] La potente aspirazione da 19.000 Pa ra...

    List Price: € 699,00 You Save: € 220,00 (-31%)  Price: € 479,00 Compra ora

  • Aspirapolvere robot compatibili con Matter (in arrivo)
    Con l’evoluzione di Matter e l’estensione del supporto a nuove categorie di dispositivi, compresi robot e elettrodomestici smart, è ragionevole aspettarsi nei prossimi anni robot pensati fin dall’inizio per essere integrati in modo nativo con Apple Home, Google Home e altre piattaforme tramite standard aperti.


Come scegliere oggi un robot aspirapolvere “future-proof”

Alla luce del caso iRobot, per un lettore di domoticasa che sta pensando di acquistare o sostituire un robot aspirapolvere, ha senso seguire alcuni criteri:

  • Ecosistema e integrazione
    Verificare compatibilità con Alexa, Google Home, Apple Home (diretta o tramite bridge) e con eventuali piattaforme locali come Home Assistant. Un robot ben integrato si automatizza meglio con luci, allarmi, serrature.

  • Funzionamento senza cloud
    Anche se quasi tutti richiedono un minimo di connessione, è preferibile un prodotto che continui a lavorare con le funzioni base di pulizia anche in assenza di server remoti.

  • App solida e brand in crescita
    Scegliere produttori che mostrano un portfolio ampio e aggiornato, non un singolo prodotto isolato: è un segnale di maggiore resilienza nel tempo.

  • Assistenza e ricambi in Europa
    Verificare la presenza di centri assistenza ufficiali e disponibilità di parti di ricambio (batterie, spazzole, filtri, sacchetti) direttamente sul mercato europeo.


In sintesi, la bancarotta di iRobot non spegne all’istante i Roomba già in casa, ma ricorda quanto sia importante, nella domotica, scegliere dispositivi integrabili, meno dipendenti dal cloud e prodotti da brand solidi. Oggi il mercato offre numerose alternative smart di alto livello, e per chi deve fare un nuovo acquisto è il momento giusto per guardare oltre il marchio storico e progettare una smart home più robusta e “a prova di fallimento”.

FONTE: TheVerge;